Processo fondamentale dello stazionamento di un telescopio è la messa in bolla della montatura, che consente alla meccanica di muoversi allineata ai piani principali del sistema relativo coordinate. Questo è molto importante dato che ci consente di seguire l'oggetto da osservare.

Dopo poche osservazioni fatte con il telescopio Dobson 12” ci siamo subito resi conto della difficoltà della messa in bolla della base in luoghi dove è assente una pavimentazione regolare e livellata, ovvero su terra battuta superficie dei nostri siti osservativi. Tale difficoltà deriva dalla rigidità della superficie (Ill. 1) sulla quale poggiano i piedi.

Per superare tale problema abbiamo cercato di costruire una base triangolare con l'altezza degli estremi regolabili. Il risultato è quello della ill. 2. Tecnicamente la struttura si presenta come un triangolo equilatero formato da 3 tubolari saldati tra loro, sul quale appoggia tutta la struttura della base, con all'estremità 3 piedi mobili, e 3 cilindri forati per il giusto collocamento della base sulla struttura.

Ill 1	Ill 2

Il piede a sua volta è composto, partendo dal basso, da uno zoccolo basale con puntale di stazionamento rimovibile, un giunto snodabile, che permette l'inclinazione dello zoccolo per una migliore adesione al terreno e la rotazione della barra filettata che sorregge la base mediante un dado saldato su un lato del triangolo. Al termine della barra è montata una farfalla che agevola il posizionamento della base all'altezza desiderata.

Grazie al passo della barra filettata si può regolare l'altezza di ogni piede in modo da avere una base perfettamente in bolla, inoltre la struttura realizzata in ferro zincato garantisce una resistenza contro la ruggine oltre che sopportare grandi pesi. Al momento la struttura è in fase di costruzione, e probabilmente per le osservazioni primaverili sarà pronta a svolgere la sua funzione.

A cura di

Giuseppe Sivo 

Antonio Sivo VB

Spunto dell'idea preso dal sito donecincineres.blogspot.it/