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Insegnare male la fisica si può: manuale d'uso parte 2

Gli esercizi numerici, ovvero la capacità di trovare

la formula giusta

Lo scopo principale degli eser-cizi di Fisica consiste nello svi-luppare negli allievi la capacità di trovare la formula giusta per risolverli, che è veramente es-senziale in vista di compiti in classe o di esami finali. A tal fine va suggerito ai ragazzi di procedere sfogliando affannosamente le pagine del libro di testo fino a trovare quanto occorre, notando a tal proposito che tale compito risulta grandemente semplificato nei testi che forniscono un riassunto del materiale al termine di ciascun capitolo. Perché in questo caso basterà sfogliare il riassunto, con evidente risparmio di tempo. E del resto se larga parte del libro di testo, con l’eccezione dei riassunti finali, resterà intonso, ciò varrà a dar maggior valore al manuale quando esso verrà, al più presto possibile, rivenduto nel mercato dell’usato.

Una soluzione alternativa, anch’essa ben consigliata, con-siste nel far imparare a memoria tutte le formule del capitolo considerato, in modo che l’individuazione della formula giusta sia più rapida, e quindi l’allievo sia in grado di risolvere un maggior numero di proble-mi nell’unità di tempo. Tutto ciò, naturalmente, richiede scel-te molto coerenti per quanto riguarda la simbologia delle di-verse grandezze fisiche e una grande attenzione nella stesura dei problemi. Facciamo un esempio chiarificatore. Se nel testo, o a lezione, la legge di Ohm è scritta nella forma V = R i , si potranno certamente assegnare problemi rivolti al calcolo della differenza di potenziale ai capi di un conduttore di resistenza data che sia percorso da una corrente di data intensità. Ma si dovranno evitare accuratamente i cosiddetti “problemi inversi”, nei quali venisse per avventura richiesto il calcolo della resistenza oppure dell’intensità di corrente, dando per note le altre due grandezze.

  • La scelta del libro di testo

Un buon contributo a insegna-re male la Fisica può provenire anche da una scelta oculata del libro di testo. Qui vanno privile-giati soprattutto quelli omnicomprensivi, che del resto risultano in pratica i più diffusi perché più graditi alla generalità degli Insegnanti, con un numero di pagine tanto elevato da dimostrare efficacemente la grande estensione e la complessità della materia. Non devono mancare, infatti, accanto al corpus tradizionale, trattazioni di argomenti avanzati e specifici, quali per esempio il modello standard della Fisica Subnucleare, il diagramma H-R, … Per quanto riguarda poi gli altri aspetti – il livello della trattazione, i collegamenti con il quotidiano e la tecnologia, i test proposti,… - valgono le indicazioni presentate nei paragrafi precedenti.

Adozione libri di testo: un buon criterio di scelta!

A cura di

Paolo Bartoli

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