La Costellazione della Musica - parte 2
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- Categoria: la musica
- Pubblicato Giovedì, 04 Agosto 2011 15:57
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VINCENT
Notte piena di stelle
Metti il blu e il grigio nella tua tavo-lozza
Guarda ad un giorno d'estate
Con occhi che sanno il buio della mia anima
Ombre sulle colline
Disegna alberi e narcisi
Cattura coi colori la brezza e il gelo dell'inverno
Sulla terra bianca di neve
Ed ora io capisco
Quel che volevi dirmi
Come hai sofferto per la tua pazzia
Come hai provato a dar loro la libertà
Loro non ti ascoltavano, non sa-pevano come
Forse ora ascolteranno
Notte piena di stelle
Fiori fiammeggianti che brillano nella luce
Nuvole turbinanti in nebbia viola si riflettono
Negli occhi di Vncent color blu china
Cangianti di sfumature di colori
Campi di grano ambrato al matti-no
Volti segnati dalle intemperie av-volti nel dolore
S'addolciscono sotto la mano amo-rosa dell'artista
Ed ora io capisco
Quel che volevi dirmi
Come hai sofferto per la tua pazzia
Come hai provato a dar loro la libertà
Loro non ti ascoltavano, non sape-vano come
Forse ora ascolteranno
Perchè loro non potevano amarti
Ma il tuo amore era ancora vero
E non vi era speranza alcuna in vista
In questa notte piena di stelle
Hai preso la tua vita come fanno spesso gli amanti
La spina d'argento della rosa insan-guinata
Giacciono spezzati e rotti nella neve vergine
Ed ora io credo di capire
Quel che volevi dirmi
Come hai sofferto per la tua pazzia
Come hai provato a dar loro la libertà
Loro non ti ascoltavano, ancora non ti ascoltano
Forse non ascolteranno mai Ma io ti avrei detto, Vincent
Che questo mondo non aveva senso per uno bello
Come te
Notte piena di stelle
Ritratti appesi in stanze vuote
Teste senza cornice su muri senza nome
Con occhi che guardano il mondo e non possono dimenticare
Come lo straniero che tu hai incon-trato
Gli uomini stracciati in abiti stracciati
La spina d'argento della rosa insangui-nata
Giacciono spezzati e rotti nella neve vergine
Ed ora io credo di capire
Quel che volevi dirmi
Come hai sofferto per la tua pazzia
Come hai provato a dar loro la libertà
Loro non ti ascoltavano, ancora non ti ascoltano
Forse non ascolteranno mai.
Questa bellissima e dolcissima canzone accompagna spesso le serate di osservazione del nostro gruppo: un tappeto di note per stendersi a contemplare il cielo notturno...
Canzone dedicata al grande artista Vincent Van Gogh, composta da Don Mac Lean
Nell’anno 1970
Il testo è ricco di riferimenti alle opere del pittore fiammingo e noi , da appassionati di astronomia, abbiamo riportato nella figura alla pagina precedente, la più indicata per queste pagine: “Notte Stellata”.
Ecco il testo originale:
Starry, starry night.
Paint your palette blue and grey,
Look out on a summer's day,
With eyes that know the darkness in my soul.
Shadows on the hills,
Sketch the trees and the daffodils,
Catch the breeze and the winter chills,
In colors on the snowy linen land.
Now I understand what you tried to say to me,
How you suffered for your sanity,
How you tried to set them free.
They would not listen, they did not know how.
Perhaps they'll listen now.
Starry, starry night.
Flaming flowers that brightly blaze,
Swirling clouds in violet haze,
Reflect in Vincent's eyes of china blue.
Colors changing hue, morning field of amber grain,
Weathered faces lined in pain,
Are soothed beneath the artist's loving hand.
Now I understand what you tried to say to me,
How you suffered for your sanity,
How you tried to set them free.
They would not listen, they did not know how.
Perhaps they'll listen now.
For they could not love you,
But still your love was true.
And when no hope was left in sight
On that starry, starry night,
You took your life, as lovers often do.
But I could have told you, Vincent,
This world was never meant for one
As beautiful as you.
Starry, starry night.
Portraits hung in empty halls,
Frameless head on nameless walls,
With eyes that watch the world and can't forget.
Like the strangers that you've met,
The ragged men in the ragged clothes,
The silver thorn of bloody rose,
Lie crushed and broken on the virgin snow.
Now I think I know what you tried to say to me,
How you suffered for your sanity,
How you tried to set them free.
They would not listen, they're not listening still.
Perhaps they never will...
A cura di
Giacomo Fierro