The grand design

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Categoria: Libri Astronomici
Pubblicato Venerdì, 06 Luglio 2012 12:13
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"Non c’è bisogno di un Dio Creatore dell’Universo. Basta un sussulto della gravità a generare tutto ciò che osserviamo”   Stephen Hawking

E’ ciò che afferma il celebre fisico Stephen Hawking nel suo ultimo libro “The grand design” . Nulla di anomalo se non fosse che Hawking entra così in contrasto con se stesso dato che in un precedente scritto si era espresso in maniera del tutto opposta. Anche Einstein rielaborò un suo pensiero precedentemente esposto. Infatti, ai tempi della nascita della meccanica quantistica, egli scese in campo per screditare questa teoria, difatti, con la celebre frase “Dio non gioca a dadi” egli pose Dio al di sopra delle leggi fisiche, ma più tardi scalzò la precedente opinione chiedendosi se Dio fosse stato influenzato dalle leggi fisiche durante la creazione, il paradosso mi sembra abbastanza evidente.

Fu lo stesso Hawking a riformulare il quesito di Einstein nel 1998 (come spiegazione della “Teoria del tutto”): “La teoria unificata ha una forza tale da determinare la sua propria esistenza? O ha invece bisogno di un Creatore?”, un dubbio che dopo dodici anni è divenuto certezza. In principio la teoria era quella dello stato stazionario, ovvero un Universo immobile ed eterno, teoricamente semplice e quindi convincente. Questa teoria fu però screditata nel 1930 dall’astronomo Edwin Hubble che, osservando le galassie in movimento ed in particolare osservando che tutte sembravano allontanarsi da uno stesso punto, smosse molte coscienze che ritenevano assurda una teoria di tal fatta.

Lo stesso Einstein si dimostrò scettico al riguardo, ma almeno questa teoria sul piano religioso si dimostrava più convincente rispetto all’Universo eterno, infatti, l’idea che la “miccia” dell’esplosione cosmica sia stata innescata da Dio si conciliava con il racconto biblico, nonostante le controversie, la teoria è stata ampiamente verificata come veritiera.   Ma oggi le idee sono altre e nuove teorie si affacciano nell’immaginario scientifico, la proposta odierna degli scienziati prende il nome di M-Teoria.

Essa racchiude la supergravità, le stringhe, le superstringhe, la supersimmetria, il micro e il macrocosmo. La teoria delle stringhe fu concepita negli anni 60 dal un fisico italiano Gabriele Veneziano. Le stringhe sarebbero delle minuscole cordicelle della “lunghezza di Planck” (10-33 cm) che vibrando genererebbero tutte le forze, cose e fenomeni a noi conosciuti; ultimamente è stata rivista l’idea delle cordicelle che sono state sostituite da “brane”, minuscole membrane sempre della stessa lunghezza. La M-Teoria prevede quindi un numero immenso di possibilità che permette di immaginare un numero enorme di universi, approssimativamente 10500 universi, un enorme multi verso con possibilità illimitate e leggi differenti per ogni universo, in uno scenario di simile grandezza e autosufficienza, la possibilità di un Dio Creatore diviene del tutto marginale.

 

Recensione a cura di

Emanuele Palladino IV B

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