Il valore della Filosofia
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- Categoria: la filosofia
- Pubblicato Giovedì, 04 Agosto 2011 15:05
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Il forte influsso che la scienza e gli affari pratici esercitano sugli uomini fa sì che mol-ti siano inclini a dubitare che la filosofia sia qualcosa di meglio di un banale discorrere di cose insignificanti. Questa convinzione deriva in parte da un‟errata concezione degli scopi della vita, in parte da un‟errata conce-zione dei beni a cui tende la filosofia.
Per riuscire a determinare il valore di questa disciplina occorre innanzitutto liberarsi dai pregiudizi di tutti coloro che si ritengono uomini “pratici”. L‟uomo pratico è un uo-mo che riconosce solo i bisogni materiali, e si rende conto che gli uomini devono avere cibo per il corpo, ma dimentica la necessità di fornire cibo alla mente. Ed è proprio quest‟ultimo lo scopo della filosofia: alimen-tare la mente dell‟uomo. Essa dunque mira in primo luogo alla conoscenza, intesa come unità e ordine di tutte le scienze.
Ciononostante , nel corso della storia, la filosofia non ha avuto un grande successo nei suoi tentativi di dare risposte definite alle domande che esse stessa ha posto. Ep-pure è proprio da questa disciplina (apparentemente astratta) che sono nate le altre scienze, tra cui l‟astronomia e l‟anatomia. Infatti non appena diventa pos-sibile una conoscenza definita di qualche materia, questa materia cessa di andare sotto il nome di filosofia per diventare una scien-za a sé. Per cui i problemi a cui si può dare risposta fanno parte delle scienze, mentre solo quelli che al momento non possono avere risposta precisa rimangono a formare quel residuo che viene chiamato filosofia. Il compito di quest‟ultima è continuare ad esaminare domande e problemi, rendendoci consapevoli della loro importanza per stu-diare tutti i modi di affrontarli, e tenere vivo quell‟interesse per la conoscenza non scientifica.
Di fatto, il valore della filosofia va cercato proprio nella sua incertezza. L‟uomo che non si occupa di filosofia trascorre la vita chiuso in pregiudizi e opinioni dettate dal senso comune.
Per un tale uomo il mondo tende a divenire definito, finito, ovvio; gli oggetti della vita quotidiana non pongono problemi. La filosofia, pur non fornen-do risposte precise, permette di ampliare l‟orizzonte dei nostri pensieri, libe-rando la mente dalla banalità.
Diminuendo il nostro senso di sicurez-za nei riguardi delle cose come sono, essa aumenta la nostra conoscenza di come possono essere.
Il più grande valore della filosofia viene dalla grandezza degli oggetti che essa contempla e dalla liberazione degli sco-pi personali e meschini. La contempla-zione filosofica, abbracciando ogni cosa in un‟unica visione, non divide il mondo in due campi ostili, ma lo vede nel suo complesso Ogni acquisto di conoscenza dal mondo porta ad un allargamento dell‟Io. Questo allarga-mento si ha quando l‟Io si unisce al non-Io, senza tentare di prevaricarlo.
Tuttavia, vi è una diffusa tendenza tra i filosofi di considera-re l‟Uomo misura di tutte le cose, ma è una concezione erra-ta, in quanto non rappresenta l‟unione col non-Io, ma un insieme di pregiudizi e abitudini che si separano dal resto del mondo.
La contemplazione filosofica, invece, trova la propria sod-disfazione in ogni allargamento del non-Io e in tutto ciò che ingrandisce gli ogget-ti contemplati. Quel-lo che, al contrario, è personale o privato,
sentimento. In questo modo si ingrandiscono gli oggetti dei no-stri pensieri, delle nostre azioni e dei nostri affetti, e noi stessi di-ventiamo cittadini dell‟universo.
Ed è nell’essere cittadini dell’universo che consiste la vera libertà dell’uomo.
Dunque per riassumere questa discussione sul valore della filo-sofia: la filosofia va studiata non per amore di risposte precise, ma per amore delle domande stesse, perché queste domande ampliano l‟orizzonte dei nostri pensieri e arricchiscono la nostra immagi-nazione; ma soprattutto perché, grazie alla grandezza dell‟universo che essa contempla, anche la mente diviene grande, e può entrare in simbiosi con tutto ciò che la circonda.
A cura di
Vittoria Peccerillo
